giovedì 23 luglio 2009

…..9 maggio 2009
Rieccoci …… alle isole Azzorre!!!!
Partiti il 18 aprile da St. Martin per la TRAVERSATA ATLANTICA di ritorno in Mediterraneo, il 9 maggio siamo atterrati nel porto di Horta all’isola di Fajal dopo 21 giorni di navigazione. La situazione meteorologica non ci ha aiutati per una traversata veloce.
Una vasta altapressione in centro Atlantico ci ha sospinti il primo giorno con un leggero vento da Sud Est per poi abbandonarci completamente per alcuni giorni successivi, costringendoci cosi ad avanzare con l’aiuto del motore, nella massima economia nel consumo del gasolio.
Man mano che salivamo di latitudine la speranza era nella formazione di qualche depressione che solitamente dalla Florida avanza verso est e che con il suo ruotare antiorario crea vento da Nordovest, Ovest o Sudovest che ti spinge verso oriente.
Invece, il continuo formarsi di altepressioni avanti a noi o a latitudini poco piu alte rispetto la nostra posizione , con il loro moto orario , ci hanno regalato venti da Est- Nordest da deboli a sostenuti. Essendo la nostra rotta verso le isole Azzorre tra gli 80 e i 90 gradi……è stata un bolina continua (andatura tipica della traversata di ritorno….) :laddove il Nord est si intensificava anche fino a 45 nodi ed il mare di conseguenza con onda formata da est ci costringevano a scegliere tra rotta ZERO gradi oppure 150; e per evitare di bordeggiare inutilmente in Atlantico, senza avvicinamento alla meta , abbiamo deciso di trascorrere due notti ALLA CAPPA in attesa che vento e mare diminuissero.
O laddove il vento ci ha totalmente abbandonati, trasformando l’OCEANO in un lago completamente piatto, non ci rimaneva altro che…….avanzare con il “vento in tanica”, IL MOTORE.
Sempre senza dimenticare la necessità di economizzare al massimo il consumo del gasolio.
Le due situazioni descritte si sono alternate durante tutta la TRAVERSATA costringendoci a turni impegnativi nei giorni continui di vento forte e permettendoci di ricaricarci durante le giornate di calma.
A circa 500 miglia dalle Azzorre , già raggiunta latitudine 38°, con previsioni di venti leggeri per i giorni seguenti la preoccupazione era che il gasolio non bastasse. In vista di una nave ci siamo messi in contatto come solitamente facciamo nell’incontrare qualcuno durante le nostre navigazioni. Chiaccherando con il comandante e consapevole anche lui della situazione meteo e vista la nostra destinazione, molto gentilmente ci ha offerto la possibilità di rifornirci di un centinaio di litri di gasolio, al quale, naturalmente, noi non abbiamo rifiutato. Il mare calmo ma con l’onda lunga tipica dell’oceano ci ha permesso di effettuare le manovre di passaggio delle taniche; ma non con pochi disagi. Comunque ce l’abbiamo fatta!!!! Nel ringraziare il comandante della nave per il grande aiuto, la sua risporta….” ONE DAY FOR YOU, ONE DAY FOR ME!....”………………
Rasserenati di tale rifornimento, siamo ripartiti!!!! A motore….
E la sorpresa che alla mezzanotte dello stesso giorno…..è arrivato anche il vento: una depressione formatasi poco dietro a noi ci ha regalato quel vento che da giorni non si vedeva e che tanto aspettavamo: prima Sudovest, poi Ovest e Nordovest, sempre piu’ sostenuto fino anche a 40 nodi!!! Aiutandoci così a percorrere le ultime 400 miglia in meno di 48 ore!!! Finalmente Penelope 1 ha potuto dare il meglio, raggiungendo anche i 12 nodi!!!!
Alle 17.00 ora locale del 9 maggio abbiamo legato le cime d’ormeggio di Penelope 1 nel porto di Horta, soddisfatta della sua prima parte di TRAVERSATA ATLANTICA di ritorno in Mediterraneo.
Gli incontri con gli abitanti dell’ Oceano non sono mancati: le coloratissime caravelle portoghesi che, con le loro creste a forma di vela si fanno sospingere dal vento e dalla corrente; i DELFINI sempre presenti a rallegrarti le giornate e le nottate con i loro salti, piroette e virate; gli uccelli che nelle giornate di vento si divertono a giocare tra cielo e mare sfiorando le onde. A volte fanno certe acrobazie per raggiungere un appoggio sulla barca….ma i rifiuti del vento provocati dalle vele ed il rollio li mettono in seria difficoltà. E spesso ci rinunciano.
E non sono mancate le BALENE!!!! Le Signore dell’Oceano: il rumore del loro respiro attira subito la tua attenzione: capisci che ne sei vicino. Ti guardi intorno e lì a poca distanza da te la vedi: il suo dolce movimento, il dorso, la pinna . Il tempo di una ripresa con la telecamera e……la coda tutta fuori! Uno spettacolo della Natura!!! Oppure mentre stai navigando tra le schiuma bianca delle onde, il tuo sguardo è attratto da…….uno spruzzo diverso dagli altri, da un altro ancora, e di nuovo. Capisci che lì c’è qualcuno ed è lei…..il dorso, la pinna, tempo per una foto e di nuovo la coda tutta fuori…..
E tutti questi incontri ti fanno avere la consapevolezza che l’Oceano non è così deserto, con te c’è sempre qualcuno. E ti senti meno solo.
...3 giugno.....
……….da Horta dove siamo rimasti due giorni, giusto il tempo di riordinare Penelope rimpinguare la cambusa ci siamo diretti a Sao Miguel, la più grande delle isole Azzorre distante da Fajal 150 miglia. Un giorno e una notte di naviagione tranquilla.
Di lì, il 14 maggio abbiamo rimesso la prua verso…..LO STRETTO DI GIBILTERRA.
“…….la meteo ci dà previsioni di venti moderati o deboli da Nord- Nordest per almento tre giorni. Man mano che ti avvicini all’entrata del Mediterraneo l’andirivieni smpre più continuo delle grosse navi ti fa capire che non ne sei più così lontano. Sei giorni di buona navigazione sospinti da un vento da Nord-Nordest 10 - 15 nodi con un l’onda da nordovest ed eccoci! Lo Stretto è lì. Peccato che come da bollettino meteo che Tarifa radio emette in continuo , il vento di Levante aumenta non permettendoci così di entrare in Mediterraneo. Decidiamo di ripiegare su Barbate un paesino sulla costa spagnola . Una sosta per la notte ci permette di fare una bella dormita…..con la barca ferma. E l’equipaggio si riprende.
L’indomani si riparte. Il vento di Ponente, anche sostenuto, ci spinge comodamente verso Est: con le vele a farfalla Penelope attraversa lo Stretto di Gibilterra raggiungendo anche i 12 nodi di velocità!!!!!
Alle 20.00 ora locale del 22 maggio attracchiamo a Benalmadena con il benvenuto del marinaio del porto che si ricorda di noi quando, a Novembre 2008, ci fermammo qui in attesa cambiasse il vento da Ovest che non ci permetteve di uscire dallo Stretto…….”
Ma il nostro viaggio non è ancora terminato……
25 maggio….si riparte.
“……un giorno, una notte, vento e mare buoni. Prima tappa Cartagena. Lì si aspetta il 31 maggio: il vento da Est sostenuto che il bollettino spagnolo prevede per tre giorni non ci permette ancora una volta di proseguire la rotta verso est e raggiungere la nostra meta: Cagliari.
Non ci rimane altro che cogliere l’occasione per visitare Cartagena e dintroni.
Ma il 31 maggio, finalmente si riprende il mare e la navigazione continua. Altri tre giorni di sole, mare e vento leggero dove gli incontri con gli abitanti del Mediterraneo non sono mancati: delfini, tartarughe e con sorpresa anche le caravelle portoghesi mai viste prima nei nostri mari.
L’esca lasciata dietro fa il suo solito lavoro: tonnetto pinna gialla di 10 chili che Paola si sbizzarrisce a preparare in vari modi……..”
Il 3 giugno il nostro viaggio iniziato un anno fa da San Giorgio di Nogaro in Adriatico in parte si conclude.
Per ora resteremo qui tutta l’estate al sud della Sardegna con base a Cagliari, navigando tra le tante baie dall’acqua cristallina che la costa meridionale di questa isola sa offrire a coloro che ancora amano restare a contatto diretto con la natura , lontani dal caos cittadino.

Ringraziamo quanti a bordo di PENELOPE 1 tra navigazioni d’altura, traversate oceaniche, crociere vacanza tra le meraviglie dei Caraibi e del Mediterraneo hanno condiviso con noi, Eugenio e Paola, momenti piacevoli o situazioni meno comode, ognuno con le proprie aspettative e le conseguenti risposte. Con la speranza che l’esperienza vissuta a bordo abbia in qualche modo, o comunque, soddisfatto le singole esigenze e arricchito le proprie conoscenze.
Alle vecchie amicizie consolidate, alle nuove amicizie che a bordo di penelope si sono formate e a quelle che si formeranno…………….